
Sulla mia scrivania ci sono delle chiavi, della mia vecchia casa, il posacenere, un calice di vino (i calici, per il momento, sono un lusso che per caso posso concedermi), un foglio con il numero di ordine dell’Ikea per la nuova cucina, le istruzioni per la nuova asciugatrice. Ogni oggetto in questa scrivania potrebbe raccontarvi una super storia.
Eppure io voglio raccontarvene un’altra.
C’era una volta Moon che voleva traslocare. La sua casa era in vendita, la casa che le aveva dato la libertà, la casa che l’aveva vista mille volte piangere, ridere, sognare, ma soprattutto rinascere non era più la sua casa, era solo un quadrato, vuoto, di pochi metri. Così Moon ne vide un’altra. Una più grande, giusta per lei e Little Boss, una casa che poteva (poteva, in potenza) essere giusta.
Ma certo, mica era perfetta, così com’era. Moon e (soprattutto) l’Amico Speciale, dovevano lavorarci su: tinteggiatura, messa in posa del battiscopa, alcuni accorgimenti elettrici, una nuova tinta alle piastrelle… insomma, un gran bel C**** di lavoro di M*****-
Ma Moon ha sottovalutato l’A.S., lui è un C**** di treno, se inizia un lavoro e non gli stai dietro sono C****, ti incita come se fosse un C**** di capo dei Marines, e stai pure ore a dire che No, non ce la faccio, io non sono forte come te, Aspettami, arrivo, nulla: sei sempre un passo indietro.
Insomma, siamo a buon punto, nonostante la mole di lavoro e il pochissimo tempo (A.S.=treno Frecciarossa in tratta Firenze-Roma), ma restano alcuni dettagli. Tipo liberarsi delle vecchie cose nella Nuova Casa (N.C.). Le vecchie cose nella N.C. sono infinite…
Se volete un elenco sommario finisco le parole di questo blog. Ma a voi basti sapere che questa storia racconta di tre (solo tre) cose di questa casa: tre sedie imbottite di stoffa che non si possono vedere. Tre sedie imbottite di quella stoffa fiorita che era già passata di moda negli anni Ottanta. Tipo quelle in foto. Per dire.
Ecco.
Chiamo gli Ingombranti del mio Paesello e spiego cosa devo buttare: otto milioni di cose. Mi dicono che devo dividere per materiale. Ok.
Allora il legno tutto insieme?
Sì.
Perfetto, ho un comodino, una cantinetta per i vini, un tavolino, due mensole. E tre sedie. Imbottite di stoffa, però.
Dall’altro capo del filo mi danno l’Ok. il giorno prima del ritiro metto fuori tutto, come mi è stato detto.
Ma le sedie imbottite non me le ritirano.
Le rimetto in casa, bestemmiando come un muratore dopo un pranzo di lavoro.
Restano lì per giorni, io l’Amico Speciale ci scervelliamo per smaltirle altrove, tipo nel cassonetto (l’idea del mio Boss, con tanto di selfie da mandare al Sindaco del mio comune) o nel fiume direttamente (idea dell’A.S.).
Poi arriva la mia, di ide: le regalo. Ci provo. Eccheddiamine! Al limite si passa all’opzione fiume.
Al mattino, tipo le 6.30, metto una foto (quella sopra) elle tre (dico TRE) sedie su un gruppo Regalo Regione. Alle 8.00 ho già tre messaggi. Di gente che le vuole!
Insomma, alle 10.00 già mi sono accordata con una certa tizia (che chiamo Samantha perché ci sta) che le deve avere ASSOLUTAMENTE. Tre sedie.
Certo, le dico, se vieni in giornata sono tue.
Viene mio marito stasera, mi risponde.
Non ho fiducia, ma decido, per stanchezza, di crederle.
La volete la notizia? Alle 18.00 mi chiama suo marito e mi dice che sta arrivando.
Incredula, con la mia amica Ale (tornata dal paese dei folletti per una visita temporanea) gli facciamo caricare la macchina.
Allibite per il colpo di culo. Lui ci dice: mia moglie mi ha mandato qui da XXX per prenderle – XXX non è vicino- e non lo so cosa vuole farci.
Io lo compiango e mi vorrei davvero pagarlo per la gentilezza, come mi aveva detto l’A.S.
Se ne va con la macchina carica, mentre io esulto per il colpo di genio.
Siccome era iniziata con C’era una volta… questa favola ha una morale: un punto a chi me la indovina.
Non so come ho fatto a scrivere fin qui. Era proprio una gran voglia. Domani mi arriva la cucina da montare (IKEA) e poi ricomincio a lavorare.
Ma scrivere…
Dice Ale che scrivere mi fa bene. Io le credo. Le credo sempre.
Buonanotte a tutta la blogsfera…