
Una volta scrivevo un sacco di recensioni. Era uno dei miei punti forti, scriverle, mi piaceva dire la mia, far conoscere autori semi sconosciuti, privilegiare alcuni aspetti di un testo, screditarne altri. Insomma, il mio lato maestrinaveniva fuori alla grande. Ho iniziato in un forum di appassionati di libri, proseguito sul mio (primo) blog e terminato, in pratica, su una rivista on line. Lo faccio ancora, a volte, di scrivermi qualcosa su ciò che leggo, ma lo faccio in privato, in cartaceo per lo più.
Tutta questa premessa l’ho scritta per dire che questa non èuna recensione. Per prima cosa si recensisce un libro terminato, e io, questo libro, non l’ho ancora finito. Poi si indicano autore e titolo, e io non lo farò.
Il libro in questione lo chiamerò Il famoso libro sui rapporti di coppia(IFLSRDC: abbreviato: LRC), l’autore è il Grande psicologo(GP). E questo vi basti.
GP è diventato famoso con questi libri (ebbene sì, ce ne sono più di uno), ha venduto milioni di copie e fa seminari da anni. L’obiettivo è uno solo: dire a uomini e donne che non si capiscono solo perché parlano lingue diverse. In pratica si pone come interprete. E fin qui la logica non fa una grinza: che uomini e donne la pensino diversamente è noto a tutti.
Una piccola parentesi: come sono approdata in questi felici lidi cartacei? Qualcuno, ma giuro non mi ricordo chi, sennò lo ripescherei e gliene direi quattro, me lo ha consigliato, nonostante il titolo, che mi ispirava come il lampredotto a colazione. E dopo anni da questo consiglio, forse giunta a dovuta maturazione (io), dopo gli insuccessi plurimi dei miei rapporti (o tentati rapporti, parlando di cose recenti), mi sono detta: why not? Male non farà. E in effetti male non fa, nel senso che danni non me ne ha recati, anzi, spesso mi ha fatto ridere parecchio, quindi un risultato l’ho ottenuto, magari non quello sperato: capire gli uomini.
Ma torniamo al libro. Il GP si propone di dare indicazioni a uomini e donne per potersi capire e quindi non litigare per prima cosa, e poi non separarsi per seconda.
Riassumendo afferma che le donne si infastidiscono quando gli uomini non le ascoltano e si rifiutano di parlare con loro. Ciò avviene, secondo GP, perché gli uomini hanno bisogno, quando sono turbati (parole sue), di ritirarsi nella caverna. Ritirarsi nella caverna significa semplicemente sia andare in garage a fare modellismo, che guardare la tv o giocare a calcetto con gli amici. Ritirarsi nella caverna significa quindi stare lontano dalla vita familiare. Questa è logica, un due più due.
Gli uomini invece si infastidiscono quando si sentono giudicati (in malo modo) dalle donne. Le donne li sviliscono così perché il loro umore funziona come un’onda: a un certo punto si infrangono e devono scendere nel pozzo, dove faranno una pulizia emotiva: in pratica devono toccare il fondo (della depressione) per poi risalire.
È un riassunto sommario, non fateci caso. Ma le parole usate da GP sono queste precise: uomo nella caverna, donna nel pozzo. Già qui è incoraggiante.
Ma ok. Ok. Vediamo i consigli partici per far funzionare una coppia. Che poi lui traduce in segnare punti: di per sé abominevole. Come fare a segnare punti con una donna? Facile (chi ride è fuori dalla classe):
- tornate a casa e per prima cosa abbracciatela
- regalatele dei fiori e non solo per le feste
- fatele complimenti
- ditele “ti amo” almeno due volte al giorno
- rifate il letto e riordinate la camera
- lavate la sua auto
- lavate la vostra auto quando sapete che lei ci monterà
- lavatevi prima di fare l’amore
- qualche volta coccolatela anche se non pensate di fare l’amore (!!!!
- fatela sentire più importante dei figli (questo è davvero inquietante…
- nelle occasioni speciali scattatele qualche foto
- tenetele aperta la porta, offritevi di portarle la spesa o i bagagli in viaggi
- mostratevi interessato (non siate interessati, ma mostratevi e basta, che tanto non la capisce la differenza) alla sua giornata
- mostratevi divertito alle sue battute
Altri ne ho omessi. Che questo basti. A tutti.
La mia domanda è una sola: se un uomo ha bisogno che un GP del ca… gli dica cosa fare con la propria donna, quale speranza abbiamo per l’intera umanità? Sul serio un uomo ha bisogno di un GP per capire che se a una donna gli dici Sei bellissima la rendi felice? Perché, un uomo non ne sarebbe felice?
Va anche detto che un elenco simile per le donne non c’è. La cosa mi turba, come direbbe GP.
Alle donne viene semplicemente consigliato di non giudicare gli uomini (dei pigri, degli inetti, degli scordoni, degli irresponsabili per lo più) e di farli sentire importanti facendogli risolvere i loro problemi. Ho un tubo rotto Tom, puoi ripararlo tu? O, grazie, mio cavaliere dall’armatura lucente! Senza di te sarei morta! Qualcosa del genere.
Segnare punti, guadagnare, sono parole ripetute spesso nel libro.
Ora… io mi dico che è vero che la solitudine è una brutta bestia, ma è una bestia ancora più brutta l’uomo che viene descritto qui: un pigro, inetto, irriconoscente essere che appena può striscia nella sua caverna. La donna, di contro, è descritta come un essere volubile, psicotico, piagnucolone e criticone che appena può si deprime e scende nel pozzo, anche se tutto va alla grande. La sintesi del libro potrebbe essere che i due, marziano e venusiana, siano dei cerebrolesi e che l’unica soluzione sia fare a sopportarsi, cosa che il mio ex suocero mi disse mille mila anni fa e che io ho rifiutato in direttissima. Io non sopporto proprio più nessuno: io amo, al più, e minimizzo i difetti, come faccio con Little Boss. Ma sopportare, gente, è ben diverso: non si regge alla pressione, si esplode, garantito per esperienza.
Poi magari non sarò fatta per le relazioni a lungo termine…
Ma questo libro mi ha solo detto che se anche così fosse, la ragione è la mia.