
E quindi ieri era il mio compleanno.
Eccoli arrivati, i 40. Ora sono una che finisce in -anta.
Vi ricordo che il mio compleanno non era proprio ieri, lo ieri in cui pubblico questo post, come vi ho già scritto, ma circa un mese fa, un po’ meno, ora, in effetti, perché sto pubblicando di più e scrivendo meno cercando di mettermi in pari, cosa che non ho ancora calcolato quando avverrà. Diciamo che quando avverrà ve lo dirò. Quando sarò temporalmente stabile e non rivivrò più momenti passati forse qualcosa cambierà, forse mi sentirò meglio, o peggio, non posso prevederlo. Non posso prevedere nulla, ora, in effetti, al contrario di come faccio di solito, che mi immagino il futuro, lo calcolo eccetera. Mi sento sotto l’influenza del butterfly effect. Sarà la vecchiaia?
Perché quando arrivi a una soglia e la varchi senti sempre che qualcosa lo hai lasciato indietro. E io oggi voglio dirmi che ho lasciato indietro solo lo schifo, ma non ne sono del tutto convinta. Sono perplessa.
In ogni caso quello che c’è da qui in avanti sarà di certo un certo tipo di cambiamento fisico. Certo, non da 40 anni e un giorno, sarà graduale. Spero. Forse è per questo che i miei colleghi mi hanno regalato un buono dal parrucchiere, un messaggio del tipo: coprili, quei capelli bianchi, vecchietta.
Ma giuro che se mia madre mi regala una crema antirughe…
L’Amico Speciale non si è invece smentito e mi ha regalato il suo tempo con me ieri pomeriggio e un Kill Bill sul mio divano davanti a un piatto di pasta con le cime di rapa cucinata da me, quindi discutibile. No. Non è vero: faceva ribrezzo, ma ha mangiato come se fosse addirittura buona… Lui non è un tipo da regali fisici, un fiore, un foulard, ma va detto che mi regala molte altre cose belle. Nei suoi confronti sono un’arpia, sempre a mettere paletti e divieti, ma non ingiusta.
TDL invece mi ha solo mandato un messaggio in cui mi chiedeva se era il mio compleanno: San Facebook? Ovvio. E allora perché chiedi. Così gli ho ripeto che no, non lo era, era solo una data scelta a caso per farmi fare gli auguri. Silenzio.
La mia Little Boss ieri non era con me e quindi tra una cosa e l’altra ho ricevuto solo un misero Ah, auguri, mentre parlavamo al telefono di compiti da fare e orari. Sì, sì, lo so. Si rifarà stasera, ne sono certa, quando andremo a cena da mia madre (gulp!) che per l’occasione ha invitato anche mio padre (prima volta a casa sua) che per ricambiare la cortesia la reinviterà in occasione del suo compleanno, a fine mese: insomma: i mondi cambiano e i due divorziati per eccellenza -con urla e sangue- alla fine stanno facendo pace. Ci sono voluti solo 20 anni: un tempo giusto, direi.
Ma devo dirlo. Il regalo migliore l’ho ricevuto stamani da Ale. Un email lunghissima e bellissima dove mi augurava di fare mille cose splendide, e io manco una ne ho fatta, ma le farò, prima o poi. Ci riesco, prima o poi.
E allora finisco questo post mettendo un po’ di Ale, qui. Sono certa che non si arrabbierà…
Ciao Moon,
è dalle 9 di stamani che converso con te e non lo sai
Ho in mente una scena, non mi ricordo bene quando, in cui te con un bicchiere di vino in mano ti volti e mi dici che non vuoi essere festeggiata per il tuo quarantesimo compleanno.
Mi auguro di cuore che tu stia festeggiando, anzi spero che ti stiano festeggiando come è giusto che tu venga festeggiata.
Ti auguro la sorpresa che io non sono riuscita a farti, ti auguro una leggera arrabbiatura per una festa a sorpresa che non volevi ma è riuscita bene e ti scappa un sorriso
Ti auguro una improvvisata, un regalo per te da chi pensa a te. Magari niente di romantico, ma utile, perché chi ti fa un regalo utile sa di cosa hai bisogno e ti fa risparmiare magari 30 euro per quel pezzo della cucina che si rompe
Ti auguro una lacrima di nostalgia verso il tempo trascorso, ma un pianto di gioia per il tempo che partorirai da ora in poi
Ti auguro di tenere per mano qualcuno che ti faccia sentire protetta quanto te hai voglia di proteggerla
Ti auguro una sbornia allegra che ti fa ballare una vecchia canzone della Bandabardò
Tanti auguri di routine
Gli auguri della tua famiglia sgangherata, ma neanche troppo
Un regalo inutile ma romantico
Un abbraccio di quelli talmente familiari che non ti ricordi neanche di aver ricevuto ma non per questo meno sentito
Un abbraccio di quelli da stritolo da qualcuno che non vedi da un po’
Una carezza di tua figlia
Un bacio mentre dorme a tua figlia
Ti auguro di trovare una cena pronta quando sei troppo stanca per cucinare
Ti auguro un pò di solitudine per goderti un caffè e una sigaretta prima di cominciare a correre la tua giornata
Un angolo comodo e caldo per te
Un’arrabbiatura che diventa abbraccio
Una torta bella e comprata
Una torta fatta per te anche se un pochino sbruciacchiata
Una buona torta con 40 candeline da spegnere
Un desiderio sincero
Un panino cotto e fontina
Uno due tre … cinque cento …mille desideri che vedrai avverarsi
La forza che hai avuto fino ad ora raddoppiata
Un passo dopo l’altro
Ti auguro un cappello buffo(ieri ho visto un matrimonio e voglio un cappello assurdo e orrendo come quelli)
Ti auguro di lasciare le zavorre in un angolo
Ti auguro un cuore leggero almeno per qualche momento
Ti auguro di arrabbiarti sempre di fronte alle ingiustizie
Ti auguro di trovare la pentola d’ oro alla fine dell’arcobaleno
Ti auguro di trovare un paio di scarpe belle e comode a 10 euro
Un tanti auguri in ritardo
Un milione di rinascite
Ti auguro di trasmettere a tua figlia la ribellione verso i soprusi
Il rispetto di te stessa
Un biglietto di auguri sonoro
Le candeline che non si spengono e una cappellino a cono colorato
Una spalla che ti sorregge prima di cadere
Una mano che ti aiuti ad alzarti ogni volta che cadi
Una serata sul divano a guardare qualcosa di divertente
Ti auguro un viaggio in autostop
Un complimento da uno sconosciuto
Ti auguro di chiedere “hai mangiato? ti cucino un piatto di pasta se hai fame”
Ti auguro di sentire questa domanda rivolta a te
Un sonno ristoratore
La bellezza dei colori autunnali
Di dividere una cena in un unico piatto
Una carezza che fa scendere i brividi sula schiena
Ti auguro Passione
Ti auguro….
Di vivere e non sopravvivere qualunque cosa voglia dire
Soddisfazione per te stessa
Un paio di occhi che non ti giudicano e fanno finta di credere alle bugie che dici
Ti auguro ….
Io invece auguro a tutti voi di trovare un’amica così…
No: vi auguro di incontrala, una donna così…