Il Moonverso

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Mi sono imposta una dieta. Una cosa che dura da poche ore, a dire il vero, e chissà se mai riuscirò ad arrivare a ventiquattro. Conoscendomi, ne dubito. Quindi posso già parlare di dieta? No. (No! Devo essere ottimista!)

La mia dieta prevede: evita di non mangiare, per favore; evita di affogare qualsiasi cosa in una salsa al colesterolo (l’altra sera ho mangiato patate lesse in salsa di: fontina, mascarpone, panna, emmental e parmigiano. Con tanto pepe); evita di mangiare solo pasta, che lo so che fai presto a fare le linguine in bianco, ma insomma…

In pratica la mia dieta si risolve in: cucina anche per te. E mangia. Magari anche qualche verdura.

Visto che per un mese avrò una prescrizione medica che mi proibisce di fare attività fisica (praticamente il sogno della mia vita), almeno la dieta va corretta.

Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per Moon (eh sì, non ho resistito, scusate).

Quindi sono qui che mi preparo una tisana al posto del bicchiere di vino, ascolto lo sciacquettio della lavastoviglie con un orecchio e una canzone dei Cake a ripetizione, Frank Sinatra, una gran bella canzone. E pensavo che più o meno ho fatto un sacco di cose anche oggi. Mi sono rimessa in pari con qualche progetto arretrato, anche se non ho ancora finito. E ho pensato al racconto che devo scrivere e finire (prima bozza) entro la fine del mese. E di cui ho già sognato il finale. Sognato nel senso di sognare. Da addormentata. E quando mi sono svegliata tutto era così chiaro. Era chiara la direzione che il mio protagonista doveva seguire ed era chiara la sua strada, come se la luna la avesse rischiarata per tutto il tempo (mi sto autocitando stasera, chiedo venia).

E devo dire che siccome di solito le grandi idee per i racconti le ho mentre guido, questa è una modalità che differisce moltissimo. E quindi la prendo come un maledetto Segno. Il Segno, per essere precisi, è che questa storia deve venire fuori. Ora. È il suo momento. E non sentivo questa sensazione da anni, non sentivo il richiamo di una storia dall’ultima Laura di cui ho scritto (e che ho messo qui, su WordPress, sul blog di Circolo 16).

Una bella sensazione.

Ed ecco che, finalmente, allora, stasera, ora, sarò breve. Perché dopo essermi rimessa parzialmente in pari con gli impegni(completare racconti a due mani –Franck, ho terminato il mio pezzo proprio oggi. Devo solo trascriverlo ora, come ti dicevo-; revisionare un racconto dello Scrittore; pagare tutti i bollettini; dare comunicazione agli altri genitori della riunione a scuola- con relativo sondaggio per una gita al Fico-; insegnare alla collega come scrivere sulle torte in mia assenza) ecco che sono pronta a dedicarmi alla narrativa.

E ho un biglietto sulla mia bacheca. Lo scrissi ad Agosto, prima di aprire questo blog. C’è scritto sopra: i Segni dicono che devi ricominciare a scrivere.

Prendo molto sul serio i Segni.

Una volta un tizio, un musicista, mi disse: quando fai un cambiamento positivo l’Universo si muove per aiutarti.

Il mio Moonverso si sta muovendo.

Vediamo come risponde l’Universo.

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15 pensieri riguardo “Il Moonverso

          1. 1. L’intervento dura un quarto d’ora o giù di lì: praticamente il tempo di una sigaretta, cioè niente.
            2. Se ti fanno la conizzazione vuol dire che è a uno stadio inizialissimo, vale a dire niente diffusione, niente metastasi, niente complicazioni, niente di niente. E soprattutto niente necessità di chemio e altre micidialitudini del genere.
            3. Se dovessi cambiare idea sul fatto di fermarti a LB, dato che non ti si porta via niente di concreto, puoi farlo benissimo.
            Quindi non c’è nessun motivo di avere paura.

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    1. E io che credevo mi stessi prendendo in giro sul vegano… sai che potrei scatenarti dietro le ire di Neurodrome? ( se non lo conosci, conoscilo: youtube: lui lo adoro…)

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  1. Aiuto…quando la luna si muove….succede di tutto….non posso non rispondere…è più forte di me…mi trattengo massimo un post..poi Eccolo…Franck… 27 giorni…la luna impiega 27 giorni a completare la sua orbita … Moon hai 27 giorni per scrivere il capolavoro che dovrai presentare… Sfidati…Moon vs MOON. Ma poi con un nome cosi…come non fai a scrivere di Moon…la luna è cosi semplice…ma anche cosi complessa…appare…scompare…no ossigeno..solo gas…fredda se oscurata…calda se illuminata dal sole…è un satellite neutrale…e frutta cosi la lucentezza altrui..adoro la luna sin da quando sono bambino… La luna è di notte la più appariscente…( soffrire care stelle ) poi…aggiungo Moon…da qui stanotte mentre ti scrivo la luna non può essere definita solo luna è l’unica cosa che permette di vedere…qualcosa nella totale oscurità…27 giorni tu puoi creare qualcosa di magico….e se saprai estrarre da te quelle meravigliose parole che io intravedo ( anche nella lista della spesa) capirai..non stai scrivendo…stai convergendo quella meravigliosa inconscia capacità letteraria nella cosa che ti riesce meglio…perché è un dono… Tu sei nata per scrivere..perché ogni volta che lo fai…catturi…incastri…elevi la sillaba travestendola a tuo piacimento di ciò che vorrai…e se per 1 secondo…ti soffermi a vedere sullo schermo ed immaginarti come quella luna…ammantata di nero ma unica visione nell’ oscurità..capirai…che tu sei li per quello. Io nel mio piccolo…miniscolo…( questo non è il culo di nessuno SEMMAI IL MIO [ per ricordare che amo scrivere non dir cazzate]) credo nella tua letteratura.

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    1. Stavolta devo crederci anche io, Franck. Non so se sono nata per scrivere. Ma so, so, che senza… senza sarei a metà. sarei solo il fantasma di me stessa. La parole scritte sono un mezzo. Ecco, questo è il nostro mezzo. Anche tuo, Franck. Ogni anima ha il suo mezzo di espressione. Io queste so usare, le parole scritte. Parlate meno, come te. Scrivere forse dà il tempo giusto al mio neurone. Forse è questo, il tempo, a fare la differenza. Qui posso prendermelo come voglio. Scrivendo.
      Perché sono troppo veloce nella vita reale.
      E qui posso dilatarmi a piacimento.
      Posso scegliere.
      So che mi capisci.
      Io non so se posso creare qualcosas di magico. Ma so che lo voglio. E prima o poi mi ci avvicinerò. Sai cosa diceva Non ricordo chi ora esattamente? Uno scrittore è solo uno scrittore dilettante che non ha mollato. Questa frase è nella mia bacheca da sempre. Non mollo. Anche perché non posso farlo, nemmeno volendo.
      Qualsiasi cosa accada. Questo sarà sempre il mio mezzo.

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