Gamarjoba (traduzione sotto)

Questa mattina avevo iniziato a scrivere questo pezzo, ma poi mi sono resa conto che il mio umore era troppo basso per scrivere senza che ne uscisse fuori una lagna spaventosa, così ho chiuso tutto senza salvare e sono uscita. 

Sono talmente abituata alle rogne che quando stamani mio padre mi ha chiamata (erano le otto e io ancora non avevo finito il caffè), già immaginavo una nuova catastrofe. E invece mi diceva di andare a prendergli la colazione al bar. 

Mandaci Badante 3, babbo, ieri gli ho fatto vedere come si fa

, mi fa lui, ma tu sei più brava.  

Ora, è vero che il mio lavoro in effetti è anche quello, preparare la colazione alla gente, ma nel caso specifico bisogna solo andarla a prendere al bar di sotto e portarla in casa (mio padre è un viziato, vuole la sfoglia e il cappuccino del bar, e siccome non si muove più c’è bisogno di qualcuno che gliela porti). 

Come previsto, anche se io sono più brava, c’è andata Badante 3. Badante 3 non parla italiano se non mela, olio, bravo. Cose così. Parla solo georgiano. E sa Dio se c’è una lingua meno assimilabile all’italiano del georgiano. In ogni caso è brava. Sempre sorridente ( e lì, con lui che la notte fa pisolini di 5 minuti e basta, c’è poco da ridere), forse non sveglissima, ma si dà da fare. Oggi ci siamo insegnate i giorni della settimana, così ora so che il lunedì è orshabati e il sabato shabati. Quindi se non sto attenta è un attimo confondere il lunedì con il sabato. Le patate sono più facili, k’art’opili. Che ricorda un po’ il katoffel tedesco. Pomodoro è ancora meglio: p’omidori. Una passeggiata, il georgiano. Ah ah. 

(la traduzione del titolo è Ciao)

Badante 3 non mangia nulla. Anche se è enorme, si nutre principalmente di biscotti, caffè zuccherato, pomodori, patate e cotolette di pollo impanate. Non beve latte, né succhi, né (per fortuna) vino. Non mangia né pasta né riso. Spero che fra poco non occorra una Badante 4 per la Badante 3…

Dal mio canto, sto per esaurire questa settimana di ferie bellissima, indimenticabile. E la finisco con una (sospetta) costola incrinata. Ieri notte sono caduta dal letto mentre dormivo. Lo so. Non mi accadeva da quando avevo tre anni. non posso dire cosa stessi sognando, ma non era di certo qualcosa di bello, immagino. Siccome ho questo dolore quando respiro e tossisco e mi alzo eccetera, come tutte le persone poco assennate ho fatto una ricerca su Google (il medico di sabato e di domenica non c’è e io COL CAVOLO che torno al pronto soccorso, viste le recenti avventure). Google è diventato il medico di base più affidabile. C’è sempre, e ti prospetta per ogni cosa uno largo spettro di patologie, dal Non è nulla, si risolve in poco tempo, al Morirai presto di un terribile male.Imprecisato. Perché comunque se non ti rivolgi a un medico non puoi saperlo. Ma io insisto, perché credo in San Google. Così chiedo al nostro oracolo elettronico come si fa a sapere se una costola è incrinata. Risposta: vai al pronto soccorso e fai una radiografia. Perché se ti fa male a respirare e ti fa male se la tocchi può darsi che sia incrinata, oppure no.  Una tautologia perfetta. 

Va beh. Anche lì vediamo. Camminare cammino, guidare, guido, quindi anche fosse devo solo tenermi alla larga dalla tosse e alzarmi il meno possibile. Imparerò a dormire in piedi. Che se lo fanno i cavalli posso farlo anche io. 

Altro giro, altra corsa. Finirà, eh…

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30 pensieri riguardo “Gamarjoba (traduzione sotto)

  1. Ordunque, anche il danese è ostico, ancora ancora lo scritto, la pronuncia è assurda.
    Per la costola, anche a mia moglie si era incrinata, le dissero che doveva solo stare a riposo fino a quando fosse guarita. Non c’è molto da fare. Buone vacanze 😁

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    1. Vacanze (era meglio virgolettare) finite. So che serve solo riposo, ma non posso permettermelo . Cercherò magari di evitare sforzi. Se posso . Il danese lo hai imparato? O sei come la mia Ale che ancora non parla (dopo anni) l’irlandese ?

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      1. Ho pensato di studiarlo. Ma non credo lo farò. Mi limito a fare il figo e a rispondere in automatico alle domande dei commessi alla cassa del supermarket.
        [vuole altro?] Nej, tak.
        [cifra del conto] Ok, kort (carta).
        [Scontrino?] Nej, tak.
        [Guley, che dicono significa buona giornata] Rispondo uguale…

        Scherzi a parte, come dicevo alla fine lo scritto qualcosa comprendi, solo che lo pronunciano in modo allucinante. Un modo di dire dei nordici è che i danesi non si capiscono nemmeno tra di loro… Fortuna che l’inglese è parlato da tutti come una seconda lingua.

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  2. NO! La costola rotta o incrinata (la mia era in tre pezzi, uno dei quali sfiorava il polmone e a ogni inspirazione lo grattava. Ho sputato sangue per un mese) si aggiusta da sola, ma è indispensabile l’immobilità assoluta, quindi DEVI andare immediatamente a fare i raggi. Io, dato che per poter restare immobile (a letto seduta con tre cuscini dietro la schiena: guai sdraiarsi) devi avere qualcuno che ti fa la spesa, ti cucina e ti porta i pasti a letto, ho preso la macchina per andare a casa dai miei, 330 chilometri con un dolore mostruoso. Ho pensato, tanto prima o poi entreranno in circolo le endorfine e il dolore si calmerà. E infatti sono arrivate, ed esattamente come la morfina, mi hanno immediatamente buttato addosso una sonnolenza pazzesca e allora per non addormentarmi ho abbassato il finestrino (fine dicembre, venendo giù dalle Alpi) e ho attaccato a cantare a squarciagola dietro al mangianastri. Ogni tanto pregavo che mi capitasse un incidente così arrivava l’ambulanza e poi pensavano loro a tutto. Arrivata a casa mi sono trascinata su per le scale e con le mie ultime forze ho detto a mio padre “portami all’ospedale”.
    E’ stato lì che mi sono resa conto che cosa esattamente significa cambiare marcia: devi allungare la gamba sinistra, allungare contemporaneamente il braccio destro torcendo TUTTI i muscoli della schiena, che devono essere almeno sette-ottocentomila, e reggendo tutto il peso della macchina con la mano sinistra: una cosa che a Ercole gli mangi la pappa in testa.
    Poi, dopo sei giorni di “pulizia” con le salviette non ne potevo più e con l’aiuto di mia madre sono andata a sedermi sul bidè, e dopo altri quattro giorni mi sono seduta nella vasca e la mamma, alla verde età di 36 anni, mi ha fatto il bagnetto.
    Ma se la tua è solo incrinata non dovrai sopportare niente di tutto questo. Però devi andare al pronto soccorso. Subito.

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    1. Pronto soccorso mai. Domani al limite mi pago un’rx privata. Ma devo avere una sorta di prescrizione sennò non me la fanno. Comunque io non sono messa così male. Mi fa male, ma solo se faccio certi movimenti. Quindi può essere poco incrinata? Non lo so 😓 cavolo! Ora mi pento di non aver studiato medicina. Mi avrebbe fatto comodo visto il periodo che passo… comunque grazie Barbara. Pare che tu, nonostante la giovane età, ne abbia passate 3000. Devo concludere che in ogni caso hai vissuto. Non sei sopravvissuta e basta

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      1. Non esiste laurea specializzazione superspecializzazione che possa farti capire se l’incrinatura c’è o no: quello te lo possono dire solo i raggi. E se l’incrinatura c’è e tu non stai a riposo si aggiusta male e avrai dolori per sempre. Forse è solo una botta, forse è solo lo spasmo a provocarti il dolore, ma per saperlo devi fare i raggi.
        Oddio, giovane a ottavo decennio iniziato mi sa che è un pochino grossa. Comunque sì, ne ho passate 3000 e forse anche un po’ di più.

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      1. Caro Amico,
        si’ può eseguire l’RX Torace attraverso due modalità:

        -A pagamento,senza richiesta Medica
        -In libera Professione,ovvero sempre a pagamento,utilizzando le tariffe stabilite ad esempio dall’Azienda Ospedaliera del Territorio in cui lei risiede.
        In questo caso “in alcune strutture” viene richiesta all’Utente una”pezza giustificativa” in altre parole una richiesta Medica redatta utilizzando il “ricettario personale” di un Collega per giustificare l’esecuzione dell’esame richiesto.

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        1. Si, in effetti dopo avermi fatto un sacco di storie che occorreva la ricetta medica, sia per telefono che di persona, quando ho tirato fuori il bancomat ecco lì che ero già pronta. Risultati domani

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    1. Grazie Kasabake! In realtà la mia prosa sta un po’ scadendo in questo periodo perché il mio cervello è occupato da mille cose… e mi rendo conto di essere un po’ monotematica, ma scrivere mi serve, è un atto perlopiù egoistico.

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