È un lunedì mattina come tanti (ho ricominciato a scrivere in differita), ho dormito uno sbotto di ore e mi sono ripresa dalla giornata maratonica di ieri. Lavoro, occhiatina a babbo, doccia e concerto di Natale della scuola di musica di Little Boss.
Dopo un paio di anni incerti, finalmente il concerto torna in presenza e al chiuso, una quasi normalità disturbata solo dall’influenza che ha decimato gran parte dei partecipanti. Ogni anno, dalla separazione con il mio ex, vado lì da sola, mi metto su una seggiolina nell’angolo e cerco di evitare i suoi parenti e amici. Il posto dove si svolge il concerto è il suo territorio, come mi ha spesso ribadito. Non che sia più del tutto vero, intendiamoci, ma l’Amico Speciale non ce lo porto, vogliamo evitare imbarazzi per Little (il mio ex sarebbe capacissimo di fare una scenata davanti a tutti, nonostante tra poco siano dieci anni che siamo separati).
Quindi nulla, ieri faccio come sempre: mi metto in fondo, da sola seduta nell’angolino. Dietro di me si siede una famiglia di cui riconosco solo la mamma (è stato il mio avvocato, anni fa, in una causa di lavoro, ma non mi saluta perché sul suo territorio a volte funziona così).
Il concerto ritarda e la Tizia Maleducata dietro di me inizia a parlare. Lo farà per tutto il tempo. Si mette una gomma in bocca e biascicando parte: ma insomma, questo concerto quando inizia? Che poi dobbiamo andare a fare l’aperitivo con X, sennò facciamo tardi. Scopro poco dopo che è la sorella della mamma/avvocato. Così come scopro il suo numero di scarpe, a quanto tiene la temperatura del termosifone a casa, dove lavora e molto altro. Tutto in quindici minuti.
Le luci si spengono e inizia la classe di pianoforte. Un bambino delizioso sui 10 anni suona e canta Jingle Bells. La Tizia Maleducata continua a parlare ad alta voce dei fatti suoi durante tutto il tempo. scroscio di applausi e lei dice: ha sbagliato qualche nota, però.
È il turno delle percussioni. Sono quattro ragazzi che fanno un’esibizione straordinaria, credo sia la prima volta che la scuola organizza per loro un’esibizione in solitaria, di solito mettono i percussionisti ad accompagnare altri strumenti. Sono bravissimi, ma va da sé che non è una canzone. Lei non perde tempo e fa: eh, però questa che noia che è…
Scuola di canto. Una signora sulla cinquantina canta una canzone. Te esotoy buscando…te quiero…eccetera.
Che lingua è, questa? Chiede la Tizia Maleducata. La tristezza è l’uomo accanto a lei che risponde: portoghese.
Comunque non era per nulla brava, aggiunge alla fine.
Finalmente arriva una coppia di cantanti che incontrano il suo favore, cantando una canzone di Baglioni.
Questi sì che sono bravi, era l’ora. Di una delicatezza assoluta.
È il turno di Little che canta con altre tre ragazze. Sono molto presa ad ascoltare quindi non è che faccia caso alla Tizia Maleducata, ma siccome parla a voce alta non mi riesce del tutto, così scopro altri dettagli della sua vita mentre parla con l’uomo accanto a lei. non commenta l’esibizione ( o se lo fa non la sento) ed è la sua fortuna.
Il concerto sta per finire, c’è l’esibizione del coro che canta canzoni popolari. Lei non si lascia sfuggire l’ultima occasione per lamentarsi.
Uff, anche il coro, adesso, ma sono quasi le sei!
E io lo so che lì avrei dovuto girarmi, guardarla in faccia per la prima volta e dirle: ma che cazzo ci sei venuta a fare? Tua nipote l’hai vista? Presenza l’hai fatta? Ora vattene affanculo fuori di qui.
Ma prima di tutto l’ho detto che è stata fortunata a non commentare Little (che comunque è stata bravissima, n.d.r), e poi che faccio? Una scenata davanti a tutti? tanto valeva allora che portassi al concerto anche l’Amico Speciale. Ho atteso la fine del concerto, sono uscita dalla mia postazione senza voltarmi. Non volevo vederla in faccia, non volevo riconoscerla fuori da lì. Che poi lavora in ospedale e sia mai, visto che ci giro di continuo tra ospedali, che una volta mi tocchi proprio lei.
Mi sono allontanata dal teatro, faceva un freddo cane, sono arrivata alla macchina e ho caricato su Spoty la canzone che ha cantato Little. E la Tizia Maleducata è scomparsa.
Se Little ha cantato Just like Heaven beh…..APPLAUSI DA QUI❤️🌹
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Peccato però che era la versione dei The lumineers… bella eh, ma un po’ lentina per me (che comunque amo amo i Cure)
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È stata bravissima comunque
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Grazie 🙂
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Cose da fare a un concerto di Natale: portarsi un martello da muratore.
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Questo rientra a pieno nel ferimento orecchie di cui parlavi tu
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Dipende: se lo usi sul cranio sì perché è vuoto e rimbomba, ma su un ginocchio, per esempio, il rumore dovrebbe essere abbastanza contenuto, e comunque non dura più di mezzo secondo, quando arrivi a percepirlo è già finito. Se poi lo fai durante il pezzo delle percussioni, se scegli bene il momento non se ne accorge nessuno. Poi, certo, si sentirà l’urlo, ma la soddisfazione è tale che può valere il breve fastidio acustico.
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Sembri uscita da un film di Tarantino…ma approvo
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???????????????????????????????? Da dove è uscito il nome “Array” al posto di blogdibarbara?
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Ok, allora non sono io strana… credevo avessi fatto qualcosa tu… wp di recente fa cose strane
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Questa è strana al cubo, primo perché essendo loggata il mio nome è già automaticamente inserito, secondo perché a quel nome è comunque collegato il link al mio blog, terzo perché se tu commenti da me con un nome diverso, per esempio sei distratta e scrivi Mon oppure Mooon, il sistema non ti riconosce e ti manda in moderazione, mentre il mio commento è stato immediatamente approvato come se per il blog il nome Array fosse una vecchia conoscenza. Comunque a me capita che rispondo a un commento da me, poi il commento non compare e lo ritrovo nello spam, cioè capisci, il MIO blog manda in spam ME nel MIO blog!
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Esatto: anche a me è successo, nello spam con il nome Anonimo! Salvo poi vedere che il commento in realtà c’è. Quindi manda in spam un doppio, una specie di doppelganger che si chiama Anonimo…
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Mammamia però che frustrazione anche di fronte ai bambini 🙄
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Continuo a chiedermi cosa cacchio c’è venuta a fare…
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A cianare come si dice dalle mie parti 😂
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Ah aha
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La tizia maleducata non è scomparsa, ti aspetta alla prossima occasione… Preparati.
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Ma forse coglierò il suggerimento di Barbara, chissà
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Ma la curiosità non è donna ? Io mi sarei girato
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Io di solito sono una scimmia, ma è anche vero che detesto portare rancore e se non so che faccia ha …
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Insomma, quella ” signora” non poteva essere più maleducata!!! Spero che l’aperitivo le sia andato di traverso…tsè! E complimenti per l’esibizione di Little, mica facile la canzone eh? 🙂
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Oh sì che si può essere più maleducati, eccome! Una volta a un concerto (all’aperto, ed eravamo abbastanza lontani dal palcoscenico, per cui gli artisti probabilmente non avranno sentito, ma noi intorno sì, e in compenso non sentivamo la musica) a uno squilla il cellulare. Può capitare, anche se non dovrebbe, che ti dimentichi di spegnerlo: in questo caso rifiuti la chiamata, oppure rispondi e sussurri “Scusa, sono a un concerto, mi sono dimenticato di spegnere, ti richiamo dopo” e chiudi. Quello risponde e attacca a sbraitare: “Ehilà, chi si sente! Come va? Io sono a un concerto, ad Ancona, sì, sono in vacanza, e tu cosa fai di bello?” Noi intorno abbiamo cominciato a fare sssst, sssst, e lui avanti e avanti sempre a voce molto alta, finché ad un certo punto fa: “Aspetta va’ che chiudo, che qua mi stanno rompendo i coglioni”.
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ah ah! In effetti come siamo noiosi, noi che vogliamo andare a un concerto per ascoltare !
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