Stellette

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Eccomi tornata nella modalità Mogwai. Sono stata veloce, stavolta. Magari sono un Mogwai di secondo livello, quelli che escono da Gizmo quando si bagna, ma di certo non più un Gremlin, il che è fondamentale per la sopravvivenza di tutti i miei elettrodomestici.

Ma certo, per chi non ha visto il film tutte queste sono solo farneticazioni di un folle. E allora, per chi non ha visto il film: ma che stavate facendo alla metà degli anni 80? Ma come è possibile non prendere al volo citazioni come Tu esci. La musica attacca e tu cominci a sentirla e anche il corpo inizia a muoversi da solo. Oppure Nessuno mette Baby in un angolo. E davvero non sapete cosa diavolo è un Traccobbetto? E Venimmo, vedemmo e lo inculammo!Non vi dice nulla?

Quindi: o siete troppo giovani, come il mio Micro(bo), oppure negli anni dello splendore del trash americano eravate molto felici e magari eravate in un parco a giocare a palla. Io no. Io guardavo la tv. Tanta. Tantissima. Talmente tanta che il mio migliore amico era Uan.

Ecco perché ora non sono capace di guardarla: una vera overdose.

In ogni caso che sto meglio si vede dalla mia voglia di divagare. E nella capacità che ha mio padre di distrarmi con un messaggio in cui mi dice che nel 1920 fu instaurata una repubblica socialista a Viareggio. Durata ben due settimane. E poi passiamo a parlare di Tobino, e libri, e poi Basaglia, ed era tanto che non lo facevo con lui e devo dire che sono bei momenti. Per me. Assegnano stellette alla giornata. Così come il fatto che mi sia resa conto che le giornate stanno diventando sempre più lunghe, o che Little Boss sia davvero brava con la chitarra elettrica, tanto che sarà la mia giovane Slash (ma a lei gli occhi si vedranno, perché sono così belli). E lo stesso accade quando ascolto la mia nuova Lista su Spoty, la Lista della Nostalgia (che prende il nome dalla radio, la mia radio dalla personalità multipla, che suona Pupo subito dopo i Nirvana): stellette, stellette, stellette.

Stellette anche grazie allo Shogun che ha dimenticato pezzi di sé in giro per casa mia e questo rende tutto più reale. Nel senso: il mio appuntamento con lui c’è stato davvero, non me lo sono sognato, ho le prove. Anzi: c’ho le prove, avrebbe scritto Ceccherini. Giusto per non distaccarsi troppo dal filone iniziale.

Ed ecco che il Moonverso ricomincia a prendere la forma solita, si circonda pure di stellette, e io sono di nuovo capace di scrivere cazzate e frasi di senso compiuto (?) senza incolonnarle.

Ci sono ovviamente ancora delle cose che devo risolvere. Non praticamente, ma nel mio Dentro. Perché stavolta anche la teoria ho capito di non saperla tutta tutta. E se non so la teoria come potrò mai passare alla pratica? La recherche anche per me. Ma a modo mio, il che rende tutto molto caotico e molto meno extrasensoriale. Io i sensi li voglio. Li ammiro. Li stimo, direi.

 

In ogni caso: una stelletta anche per chi azzecca almeno due titoli? E una canzone regalo: qui

 

Postilla:sopportate le foto mie, ogni tanto: ci sto provando, ok? E io non sono un cavallino da corsa (nessunissimo talento). In compenso a volte sono un mulo da soma.

27 pensieri riguardo “Stellette

  1. Neanche io guardo più la tv, ma solo perché i programmi fanno schifo, gli anime sono censurati, la prima serata inizia troppo tardi e via dicendo.
    Forse faceva schifo anche quarant’anni fa, ma non ci facevo caso.
    Per le citazioni: credo di ricordare “I Goonies” per la penultima e sicuramente “Ghostbusters” per l’ultima.

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      1. No, non credo: guardavo la tv, giocavo con il C64 e a pallone, studiavo poco e male, m’innamoravo di una compagna di classe diversa all’inizio di ogni anno scolastico e, soprattutto, mi piaceva il Natale.

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          1. Peccato … il mio neurone non collabora … me lo dirai o mi farai scervellare per giorni (barando oltretutto, perché chiederò a tutti i clienti del Ristorante…)

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  2. io ho guardato tantissima di questa roba… ma non tutto mi è rimasto così tanto 🙂
    ma allora devi vedere Strange Things … eh 🙂 lo puoi vedere.

    io e Mike Bongiorno siamo stati compagni di giochi. Vedevo SUPERFLASH e BIS mentre giocavo coi lego.
    vedevo ogni cartone animato e ricordo a memoria anche le pubblicità che li intervallavano, preparazione H compresa (“Ragadi? Polipi anali? CONDILOMI? VERRUCHE?!!” macheccazzojefrega di questa roba ad un bimbo che sta guardando L’uomo Tigre??? pazzi: comunque forse prevedevano che avendomela impiantata nel cervello mi sarebbe tornata utile 20 anni dopo)

    Sono stato malato per mezzo anno scolastico in una delle classi elementari… quindi ho vissuto con la TV ancora di più.

    Ho persino visto una moltitudine di “musicarelli” 🙂
    Ed uno di questi non me lo toglierò mai dalla mente per un aspetto tecnico: mi pare fosse un giovanissimo Gianni Morandi che spiegava che le canzoni non si scrivevano partendo dal testo vero… ma usando le sillabe e la metrica dei numeri, con cui si poteva simulare qualsiasi cosa.

    Ad esempio (ok, non è la vetusta star corretta, ma capiamoci) :

    da una lacrima sul visto / centoquindici diciotto
    ho capito molte cose / quattro dodici ventuno

    prova a cantarlo: centoquindici diciooooooooooooooooooo-tto (zam zam zam)
    quattro didiciiiventunoooooooooooooooooooooooooooo (ZAM ZAM ZAM!)

    😀

    figata.

    Ok. Vi saluto.

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    1. Io questi musicarelli non li ricordo … ma sarebbe interessante cantare numerico , potrebbe farmi sembrare ancora più folle (ecco, ora ho in mente una Little Boss/Slash che suona la chitarra mentre io canto numeri… brrr…)
      Certo che ho visto ST. Due volte. Io e Little Boss siamo innamorate di Undi

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