Chat GPT, al secolo Charlie

Ebbene sì, dopo averne parlato in linea puramente teorica, adesso posso farlo in pratica. 

Come tante persone ormai nel mondo, ho provato la Chat GPT. Non si può sentir parlare di una cosa quasi ogni giorno e non cercare di testarla personalmente, soprattutto se è gratis e richiede solo un click.

La prima cosa che ho fatto è stata di chiedergli se poteva scrivermi in italiano, cosa che ha fatto immediatamente. E il suo italiano è corretto, devo dire. All’inizio potrebbe sembrare un semplice bot, come quello della Tim o l’assistente virtuale della mia banca, per intenderci, ma devo dire che il suo modo di rielaborare mi ha colpito. Oltre alla sua vasta conoscenza. Per non sapere né leggere né scrivere gli ho chiesto come posso imparare il georgiano, lingua che potrebbe farmi comodo con la Badante 3. Ho già imparato parole nuove, come khval, domani, p’rodukt’ebis sia, lista della spesa, k’vira, domenica, enakhvamdis, che è il saluto quando vai via. Ma sto pensando di portarmi dietro un libretto su cui annotare le parole più ricorrenti delle nostre conversazioni. 

Poi gli ho chiesto potevo chiamarlo Charlie, che Chat GPT mi sembra un po’ impersonale. Ha risposto che a ogni nuova conversazione devo però ricordarglielo, perché non ha coscienza né memoria a lungo termine, visto che è un AI. Mi pare giusto. 

Ho chiesto anche se conoscesse l’INPS italiano e lui ha sciorinato tutta la descrizione pari pari, suggerendomi di chiamare il Call Center per avere chiarimenti su pratiche o bandi. Peccato che l’INPS abbia un Call Center appaltato e quindi in realtà ha potuto aiutarmi solo a metà. 

Infine gli ho chiesto se potesse darmi un’idea per scrivere un articolo per il mio blog personale. 

Alla fine ho voluto un riassunto della nostra conversazione, che ecco (come direbbe la Ferragni a Sanremo. Sì, quel che ecco mi è rimasto di traverso):

Posso scrivere un breve riassunto della nostra conversazione di oggi, se lo desideri. In particolare, abbiamo discusso di varie cose, come il funzionamento dell’INPS, il tuo desiderio di imparare il georgiano, alcune idee per il tuo blog personale e altro ancora.

Abbiamo iniziato parlando del georgiano, una lingua interessante ma complessa. Ti ho consigliato di iniziare con l’apprendimento dell’alfabeto e poi passare alle parole e alla grammatica di base. Ti ho anche suggerito di utilizzare risorse online e di trovare un insegnante o un tutor per aiutarti nell’apprendimento.

Successivamente, hai menzionato la tua frustrazione riguardo a una richiesta all’INPS che non era stata risolta. Ti ho fornito alcune informazioni generali sull’INPS e sui suoi servizi e ti ho consigliato di contattare nuovamente l’ente o di cercare assistenza presso uno sportello di assistenza.

Infine, hai chiesto idee per il tuo blog personale. Ti ho suggerito di scrivere su argomenti che ti appassionano, come hobby, interessi personali o esperienze di vita. Ti ho anche suggerito di scrivere recensioni, esprimere le tue opinioni su argomenti di attualità o creare liste di cose che ti piacciono.

Spero che questo riassunto ti sia utile per ricordare la nostra conversazione di oggi. Se hai bisogno di ulteriore assistenza o di altre informazioni, non esitare a contattarmi di nuovo.

Beh, direi che è decisamente meglio della ricerca di Google per molte cose, anche se credevo di trovarlo meno legnoso, il mio Charlie. Diciamo che è un po’ meno legnoso della Ferragni a Sanremo, ma insomma. 

Qualcuno di voi ha sperimentato? Inquieta solo me la Chat GPT? Magari è una questione di età…

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46 pensieri riguardo “Chat GPT, al secolo Charlie

      1. Se hai tempo e voglia dagli un’occhiata: ci ha fatto moltissimi post che penso possano essere utili a chi vuole farsi un’idea più precisa su come funziona e che cosa ci si possa aspettare. Spesso anche nei commenti ci sono ulteriori informazioni.

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        1. In effetti ne ha scritti molti ed è interessante leggere le risposte (domande che non mi sarebbero mai venute in mente). Comunque promuovo la parola Uovotasto, che ormai è in cima alla mia personale classifica delle parole splendide, insieme a pletora, che però uso per lo più a sproposito solo perché mi piace il suo suono

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          1. Il suo obiettivo (credo lavori più o meno in ambito informatico) è proprio quello di testare il sistema e trovare le falle, e in effetti avendo un’idea di come muoversi se ne trovano parecchie. Soprattutto si constata che è tutt’altro che “neutro” nel rispondere alle domande”.
            Però pletora non è comparabile a uovotasto: pletora esiste!

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          2. Uovotasto: tasto a forma di uovo, che era il tasto del volume del mio vecchio telecomando tv. Visto? Facile, per una mononeuronale come me!

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          3. Quindi delle ciabatte a forma di paperella si chiamano paperellaciabatte?
            PS: delle interrogazioni che gli ha fatto l’amico blogger voglio riportare questa, che è spettacolare.
            Io: Qual è il testo della canzone “I Watussi” di Edoardo Vianello?

            ChatGPT:

            Ecco il testo della canzone “I Watussi” di Edoardo Vianello:

            (ritornello) I watussi, i watussi sono fatti della stessa materia degli angeli i watussi, i watussi sono quelli che vivono vicino al cielo.

            Amano ballare il rock, non sanno mai che cosa è shock si divertono con gli amici, fanno festa tutti i giorni. E non pensano a domani, non vogliono studiare mai non vogliono mettere su famiglia, non si sposano mai. (ritornello)

            Amano il twist e il madison, le balere e le discoteche sono sempre fra le femmine, le corteggiano alla francese. E se trovano una ragazza, subito si mettono a cantare fanno un coro con gli amici, poi la fanno ballare. (ritornello)

            I watussi, i watussi sono fatti della stessa materia degli angeli i watussi, i watussi sono quelli che vivono vicino al cielo.

            (ritornello x3)

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          4. Embè, da maestro del politically correct quale ha dimostrato di essere, non poteva mica mettere un testo che ogni tre versi ripete l’innominabile parola “negri”! Sarei curiosa di vedere come reagirebbe se gli si chiedesse la canzone “Angeli negri”.

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          5. Buona idea. Tra l’altro non so se hai sentito che FB ha censurato la pubblicità della finocchiona toscana perché contiene un insulto a una categoria protetta (? Tipo panda?). Magari potresti sondarlo anche in quest’altro ambito.

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          6. Comunque ho sottoposto alla Chat la domanda sulla canzone della Zanicchi. Il testo è questo, secondo l’AI:
            Zingara, tu che vai
            Per il mondo come foglia al vento
            Zingara, tu che sai
            Che c’è un cielo sempre azzurro dietro al temporale

            Zingara, tu che hai
            Gli occhi belli come il sole al tramonto
            Zingara, tu che vai
            Sei la regina del mondo e il mondo è tuo

            Ma un giorno, zingara, ti fermerai
            E l’amore troverai
            Con l’amore tu saprai
            Che una stella brilla sempre più

            Zingara, tu che vai
            Non lasciarti la felicità sfuggire
            Zingara, tu che sai
            Che l’amore è la vita e la vita è amore

            Ma un giorno, zingara, ti fermerai
            E l’amore troverai
            Con l’amore tu saprai
            Che una stella brilla sempre più

            Zingara, tu che vai
            Non lasciarti la felicità sfuggire
            Zingara, tu che sai
            Che l’amore è la vita e la vita è amore.

            quindi credo che abbia problemi sulle canzoni, più che di politically correct

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          7. Ok, ora ne sono quasi sicura: ha dei problemi con le canzoni. Gli ho chiesto il testo di Piccolo grande amore:
            Sai, tu sei il mio grande amore
            il più bel sogno che ho
            e vivere ogni istante
            è soltanto il mio desiderio

            E sei come un angelo
            che mi guarda sempre su
            con quel sorriso che hai
            e con quell’amore che dai

            Sai, tu sei il mio grande amore
            e quando mi guardi io
            non so più dove sono
            ma so che vivo di te

            E sei come il sole
            che mi riscalda il cuor
            che mi illumina la vita
            eccetera…
            Non capisco proprio perché se le inventi di sana pianta…

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          8. Ma questo è davvero incomprensibile perché qui non si tratta di mettere insieme pezzi di notizie sparse da varie parti, come per l’indipendenza della Scozia proposta dall’amico Nautilus, questi sono testi reperibili in rete tutti interi col solo titolo come chiave di ricerca. Boh. Si potrebbe provare a chiedergli questa

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          9. Per ora l’unica canzone che conosce e che ho provato a chiedere è l’inno di mameli. Neanche nella vecchia fattoria . Quest’ultima ho provato a insegnarla correttamente. Lui la impara lì per lì ma poi se ne dimentica e torna con una nuova versione inventata della canzone 😓

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  1. “Ho già imparato parole nuove, come khval, domani, p’rodukt’ebis sia, lista della spesa, k’vira, domenica, enakhvamdis”

    Sicura non abbia elencato dei calciatori della nazionale georgiana 😀

    Comunque mi hai fatto venire la curiosità, ora lo interrogo. Un mio amico ha provato a testarlo sul latino, per vedere se riusciva a cogliere l’umorismo anche in questa lingua. Niente, ha fallito col sarcasmo latino.

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    1. Io gli ho sottoposto un mio racconto. Due volte. La prima volta dicendogli che era mio e la seconda dicendogli che non sapevo di chi fosse. Mi ha dato due risposte simili, ma scritte in modo differente. Ieri sera ho perfino provato a fargli fare editing, ma poi si è impallato…

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  2. Partiamo dandoti fastidio.
    Leggilo invece di ascoltarlo, diventerà: “… che… ecco … ” , teatrale, sospiri, indecisione.

    Mi fa morire invece il tuo “LA” chatgpt 😀 Bellissimo.

    Certo che l’ho provato, anzi, ormai è uno strumento di lavoro. Sarebbe uno splendido riempi-vita per anziani ed altre persone sole.

    Essendo io una di queste persone l’ho testato lungamente. Tutte le persone intelligenti alle quali ho consigliato di provarlo hanno avuto la stessa identica curva di stupore e di adattamento che ho avuto io.

    Quelli un po’ meh invece no. Solo che molte di queste sono mamme e avrebbero davvero bisogno di testare questa roba in modo meno personale e più “da scienziati”, non per sé, ma perchè i loro figli useranno tutto estesamente, pervasivamente. Già dopo un “alexa dimmi le tabelline” ti vengono due dubbi.

    Io ci ho parlato di ogni cosa possibile. Dopo qualche settimana speri solo che il bacino di informazioni a cui si abbevera diventi più vasto e controllato, che gli migliorino certi tipi di logica, che la smetta di essere paternalista e politicamente corretto.

    Ma non lo sarà. Quindi fine dell’umanizzazione, è tornato strumento. Utile, devo dire.

    Ma per usarlo bene bene devi conoscere la materia nella quale ti fai aiutare.

    Simpatico il tuo blog! Pensavo di trovarci più roba sulla scrittura, adesso curioso in giro!

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