Correzioni e predizioni

Stamani ho iniziato la giornata sul sito dell’Inps. Che è sempre un buon modo per iniziare la giornata, no? Ora, tra tutti i siti istituzionali non è neanche il peggiore, salvo che è come un labirinto e spesso ti trovi in un vicolo cieco e devi tornare indietro. Se poi utilizzi il telefono invece del pc, allora sei fregato.

Sei fregato perché il telefono ha quell’odiosa funzione della correzione automatica e, soprattutto, della predizione. Che già la parola stessa mi inquieta, vedo il mio telefono come una donna sui sessanta e un turbante in testa che dice: so io cosa vuoi digitare, fallo fare a me.  

E invece no. Se le do retta finisce che scrivo fischi per fiaschi.

La cosa è particolarmente fastidiosa con i messaggi. La lettera più incriminata è la e. Vorrei scrivere La cena e e lui corregge con La cena è.  Allora devi tornare indietro e correggere manualmente. Oppure vuoi scrivere Ce ne andiamo? E lui: C’è ne andiamo? Oppure l’altro giorno volevo scrivere Sì, mi arrendo e invece (questo è un mistero) scrive Sì, mi Sto arrivando! Infine c’è questo suo bisogno vintage di scrivere tutto al passato remoto: guardò, arrivò, al posto di guardo e arrivo. Ma chi lo usa più il passato remoto, santi numi! 

Il meglio lo dà (anche il  correttamente accentato è difficile da ottenere: a volte lo suggerisce subito, altre volte invece devi scorrettamente apostrofarlo, così ti dà un ibrido- dà’– che tu nuovamente devi correggere a mano) con le parolacce. Ci deve essere una sorta di prete virtuale che ci bacchetta ogni volta che vuoi scrivere coglione e lo trasforma nel ben più noto ciglione. Oppure cazzoin cazzò (cazza la randa, marinaio!). 

C’è ancora un’altra cosa che detesto: quando mi consiglia un’emoji al posto di una parola. Se scrivo aereo allora subito mi appare il disegnino di un aereo, lo stesso con tutto il resto. Triste: faccina che piange; felice: faccina che ride. Insomma, perché mai dovrei preferire un’emoji a una parola? Al limite le uso per enfatizzare una frase (per far capire il tono). 

Insomma, sembrerebbe, detta così, che scrivere un messaggio con il correttore e il testo predittivo sia alquanto complicato. Ma non è del tutto vero. Il correttore si può disinserire, prima di tutto. Però è più comodo, no? A volte ho fretta e mi basta digitare la B per scrivere Buongiorno (cosa che faccio almeno due volte ogni giorno: a mia madre per farle sapere che sono ancora viva, a mio padre per sapere se è ancora vivo). Oppure possiamo istruirlo. Se scrivo diverse volte la parola stronzo alla fine non me lo correggerà più come stronzio (che in effetti perché non parlo di chimica con i miei amici?), mi lascerà libera di offendere come e quanto voglio. 

Oppure posso sempre mandare un vocale.

P.s. Per Word, che è ciò che uso per scrivere, ho disabilitato la correzione automatica. Ma ancora mi dà suggerimenti (e siccome io scrivo alla cazzum, me li dà spesso: cazzum, ad esempio, mi dice che è sbagliato: avrebbe preferito cazzame, che non so cosa possa significare)

23 pensieri riguardo “Correzioni e predizioni

  1. Ahahahah, infatti sul cellulare a volte vengono fuori frasi assurde, è sempre consigliato vivamente di rileggere prima di inviare. Per i siti non uso mai il cellulare, già è complicato con il PC come hai detto anche tu, ma con il cellulare è davvero impossibile, almeno per me. Buona giornata.

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  2. Mi ricordo quando in una classe in cui facevo un progetto particolare ho organizzato un corso di scrittura creativa, e ho dovuto presentare la richiesta di autorizzazione alla Sovrintendenza che lo doveva finanziare. La tizia che lo doveva tenere si chiamava Provenzano e tutte le volte che lo scrivevo word me lo correggeva in provengano, rigorosamente minuscolo, beninteso. In teoria il correttore lo avrei disinserito, ma quello si intromette sempre lo stesso, come quelle mamme che quando hai cinquant’anni ancora sentono la necessità di insegnarti come si usa la lavatrice e come si fanno le uova sode, e non c’è modo di farle desistere.

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  3. Si diciamo che il correttore non sempre ci piglia nel mio caso è un disastro quello del tablet mentre con lo smart va meglio assai e non comprendo poiché sono entrambi Samsung e forse forse è piùantecedente il cellulare che il tablet boh, misteri della fede!!!

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