
Com’è e come non è, una settimana e mezzo è già passata dal giorno del trasloco di mio padre nel Piccolo Paesello in mezzo ai lupi.
Lui si è ambientato (beh, più o meno), ha già capito quali sono i punti nevralgici del Piccolo Paesello: farmacia, alimentari, bar, ovvio, Super Mario, l’emporio. All’emporio trovi di tutto, dalle cose per la pulizia al chiodo, dalla cancelleria ai fiori. Nel caso specifico mio padre voleva un telecomando universale. E l’ha trovato. Solo che non sapeva come fare per collegarlo.
Vieni?, mi ha chiesto ieri.
Ok, passo prima o dopo essere andata dal parrucchiere.
Sai, anche perché non trovo l’apribottiglie.
(L’apribottiglie? Per cosa? Per aprire la birra che non bevi o la bottiglietta di Lemon soda che non hai?)
Ogni tanto ha queste uscite… che credo siano piuttosto un grido di aiuto perché si sente solo. E ci sta, per carità. Ma è anche vero che in una settimana e mezzo ci sono passata tutti i giorni. Devo trovare un equilibrio, sennò impazzisco.
Va detto che mi fanno diventare matta anche a lavoro. Il clima è da nevrosi, siamo nel periodo panettoni e ogni cosa è crisi tra il Capo e la FDC (Figlia Del Capo). La FDC dice qualcosa e il Capo sospira. Il Capo dice qualcosa e la FDC si irrigidisce. Poi, entrambe esasperate l’una dall’altra, se la riprendono con il primo dei miei colleghi che passa. Io sono esclusa da questo gioco (dhe, almeno questo!), ma non dalle lamentele dei miei colleghi, che vengono a sfogarsi da me, come se io potessi avere voce in capitolo.
Poi vado a prendere Little e lei piange perché il suo Little Nerd (con cui sta ancora insieme, dopo più di un anno, ndr)non capisce le sue esigenze. Ora, io so cosa prova. Lo so e lo so. Ma è anche vero che deve iniziare a vedere le cose in modo diverso. Sennò sarà sempre e per sempre delusa dall’amore. Lei vuole un FID (Fidanzato, ndr. Questa cosa me la insegnano i colleghi più ggiovani)come legge nei suoi libri del cavolo. Insomma, Jane Austen alla fine ci ha rovinate tutte sul serio!
Poi passa a lamentarsi dei suoi amici, che non capiscono le sue esigenze. Poi di suo padre, che non capisce un tubo (ma questo si sa). A volte mi chiedo quando arriverà il mio momento… è una spada di Damocle atroce.
Entro in casa per riprendere fiato e fare qualche lavatrice ed ecco che chiama l’Amico Speciale.
Non arrivo più, mi dice. Dovevo essere già a casa da ore e invece sono bloccato per un incidente.
Ascolto, dicendo le solite banalità: dai, la prossima settimana sarà migliore (sono mesi che lo dico); ti porto dal tizio che leva il malocchio ruttando? (su questo dovrei scrivere una pagina a parte, ma sarebbe ingloriosa e piena di rutti); magari questo weekend riesco a uscire prima da lavoro e ci prendiamo due ore solo per noi, nel letto, come facevamo una volta, a fare sesso, parlare, fumare (spera, Moon, spera).
Arriva il momento che devo andare a portare il bucato lavato e piegato a mio padre (che ancora non ha la lavatrice). Decido di andare a piedi (di solito opto per la macchina perché devo portare e/o portare via diverse cose, non perché sia distante). Machissenefrega se stasera non riporto via nulla. Lo farò domani, o dopodomani. Stasera ho voglia di passeggiare. Così, al ritorno, mi soffermo sui dettagli: passo davanti alla farmacia e guardo la vetrina; davanti all’emporio saluto Super Mario con la mano, Tutto bene?, mi chiede lui, Benissimo Mario, grazie!; per la strada incontro una persona che conosco solo di vista (chi sarà? Boh) che mi chiede perché mi sono trasferita di nuovo, No, rispondo, ho trasferito mio padre, io sto bene dove sto, Davvero???, chiede lui stupito, e così passano altri 5 minuti a conversare con una persona che non conosco del più e del meno; annuso l’aria tiepida nonostante il Novembre inoltrato e osservo le ombre che si allungano sotto i miei piedi; mi fermo a fotografare una pianta- vedi copertina– che non so cosa sia (sembra una pianta di cimici? Le cimici nascono così, da una pianta? Esperto botanico cercasi).
Prima di rientrare in casa mi fermo a fumare una sigaretta sul muretto davanti casa, chiudo gli occhi e tutta l’ansia della giornata si dissolve.
Non so che strana magia io abbia fatto.
Forse funziona solo questo, ogni tanto: perdere tempo quando si vuole perdere tempo.
Il mio lato zen è poco allenato, si nota?
Nota: ho uno dei panettoni a casa mia, chiuso nella sua busta, che aspetta solo di essere assaggiato da bocche esperte e raffinate (sei adolescente sei che domenica invadono la mia casa): come andrà a finire?
Sei proprio una ragazza in gamba, è fortunato tuo padre che può contare sul tuo aiuto, dhè, sei dalle parti di livorno ?
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Grazie vitty, e no , non è Livorno la provincia
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L’aria è tiepida nonostante il novembre inoltrato perché siamo nell’estate di san Martino (come tutti gli anni)!
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Si vede ogni anno mi dimentico?
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Dimenticanza strategica: così ogni anno è di nuovo una piacevole sorpresa.
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Esatto! Oppure anche io sto facendo la fine di mio padre 🤣
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Ti fermi a guardare la vetrina della farmacia??? 😳
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🤣 hai ragione! Detta così è super triste !
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Eheheh 😁
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