Una giornata musicale (neuroni da musical)

Ultimamente il mio Neurone Solitario è convinto di essere una star di Brodway. Vuole a tal punto che una colonna sonora lo segua tutto il santo giorno da comporsela da solo. 

Così, appena suona la sveglia, ecco che parte questa canzone.

Ho talmente tante persone in mente appena mi sveglio che devo fermarmi a chiedere delucidazioni al Neurone Solitario: di chi parliamo stamani?

Bevo il mio caffè con soia e mi rolla la prima sigaretta della giornata. Ed ecco che arriva Neffa.

Fin qui andrebbe anche bene. I guai arrivano a lavoro, quando mi ritrovo dietro al banco canticchiando questa

Sfodero un sorriso a mille denti e lo rivolgo al mio nuovo collega, il nuovo Micro(bo)- e tutti lo chiamano davvero così, non so perché nessuno ricorda il suo nome, ma tant’è- che nel frattempo mi guarda allibita. 

È un’associazione di idee, gli faccio. Sai, per via dell’artrosi

Per via che sei vecchia, vuoi dire, risponde lui serio. 

E infatti i nostri scambi sono proprio come quelli con Micro(bo)…

E nulla, alla fine passo nel laboratorio di pasticceria. Oggi biscotti di Natale (siamo come i cinesi: tolte le decorazioni di Halloween, le rimpiazziamo subito con abeti, palline colorate e fiocchi rossi). Vado a sciogliere la cioccolata nel microonde e il Neurone mi manda un messaggio inquietante

Mi fermo un secondo. E che cavolo c’entrano ora i Doors? Il Neurone, come sempre, non risponde. È risaputo che chi sta tanto da solo ha dei problemi di afasia, succede anche a mio padre. Poi un suono mi dice che il programma del microonde è terminato; mi volto e vedo una scritta che lampeggia: End. 

Fuck you, Neurone, penso. Stavolta ci sono arrivata anche senza il tuo aiuto!

Finisco il turno e vado a prendere Little Boss: finalmente in viaggio verso casa, finalmente un pomeriggio senza nulla di urgente da fare (ogni tanto me lo impongo), finalmente…

Mami, dice Little appena sale in auto.

E quando fa così, che dice Mami senza dire subito tutto un po’ di ansia mi viene. 

Bambi, dimmi, rispondo serafica.

Ma l’albero di Natale quando lo facciamo? 

Ma cacchio, è il 10 novembre! È vero che anche l’anno passato lo abbiamo fatto super presto, ma mi pare fosse almeno il 20 (dovrei riguardare il blog, mi sa che l’ho scritto). 

Ok, bambi, alla fine cedo. Lo facciamo quando vuoi tu.

Lei inizia a cantare: Alberello, verde e bello, le stelline sono scese su di te…(ndr. Per questa canzone non c’è un video, mi sa che se la sono inventata le sue maestre d’asilo anni fa, durante la sua prima recita di Natale, anni 3 appena compiuti)

Mi viene da pensare che non sono l’unica che ha dei neuroni da musical…

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