Un passo per volta

Come al solito, le cose che devo ancora fare superano le cose già fatte. È una maledizione, stile criceto che gira sulla ruota e gira e gira e non arriva mai. 

Certo, due traslochi in un anno non me li sarei mai aspettati, nemmeno da me, la Ragazza con la Valigia in mano. Eppure. 

Ok, ok, non devo traslocare di nuovo io, ok. devo traslocare mio padre, dichiarato ufficialmente in sofferenza ischemica e rispedito a casa con due raccomandazioni: smettere di fumare e stare a dieta. Seriously? Basta così? Nel senso, pure a me, che sto bene e non soffro di perdite di memoria casuali, non confondo le persone e non sono incontinente, il medico mi raccomanda le stesse cose: dieta, movimento, smetti di fumare. 

Sarà più dura del previsto se questo è il meglio che offre il SSN. 

Inoltre in questa causa sono sola. 

Oggi chiamo mia sorella (che ok che è ok, come direbbe Little, e ok che non ha un buon rapporto con mio padre, ma finora non si è mossa di un millimetro: io le visite mediche, io la casa nuova, io la casa vecchia, io tutto, in pratica) e le chiedo come fare per il trasloco.

Ah, boh, mi dice. 

Nel senso, io non posso alzare pesi, ho l’artrosi cervicale, al lavoro neanche i cestelli della lavastoviglie mi fanno alzare, non posso fare il lavoro sporco, dico. 

Silenzio. 

Nel senso, insisto, magari troviamo qualcuno che lo fa per una cifra onesta, un paio di uomini con il furgone, le cose non sono mica tante, non ci sono mobili… 

Ah, perfetto! Informati!, dice lei.

E attacca. 

Nel senso, penso io, nemmeno questo? Nemmeno una mano per il trasloco?

Mi verrebbe da ricordarle che ha gli stessi doveri che ho io, in quanto figlia pure lei, ma poi sto zitta e chiamo Pronto Pro. 

Intanto sono riuscita a fare l’impensabile: prendere due giorni di permesso a lavoro. Oggi e venerdi. E forse anche un altro giorno, chissà… il futuro appare roseo. Se non fosse che per prendermeli devo lavorare a tutta velocità nei giorni in cui ci sono.

Il Capo mi dice: ok, Moon, se mercoledi non ci sei allora oggi, martedì, devi fare: gelato, sacher monoporzione, sacher torta, mignon al cocco, che sono finiti, i biscotti decorati, che stanno finendo…

Ehi! Ma ho solo 3 ore!, dico allarmata (poi devo trasferirmi al Ristorante, per il mio turno da cameriera). 

Appunto! Inizia! , fa lei.

Il risultato è che martedì pomeriggio esco da lavoro con il collo in fiamme (tipo ora, dopo una mattinata a fare scatole) e la voglia di iniziare a farmi di eroina. Ma invece devo fare altro, tipo i contratti di luce e gas per mio padre, trovarmi con l’agente immobiliare per il contratto. E poi c’è Little. Dentista, lezione di canto, rivedere un testo per italiano… 

Il fatto è che sono stufa di essere sempre da sola per tutto. e, oltre a lamentarmi, non so che altro fare.  

Sono tornata in modalità Moon Brontolo. Pentolina, appunto. 

Eppure se c’è qualcosa che è vero è che Barcollo ma non mollo

Quindi, in modalità Barcollo, per ora, faccio l’unica cosa possibile: un passo per volta. 

Intanto continuo la mia impossibile dieta, che prevede un’assidua presenza di Moon in cucina. E tanta fantasia. Il farro con zucchine e zafferano? Che ne dite? Potrebbe andare, no? In cima alla classifica però c’è lui, il salmone (che due volte a settimana posso mangiare). Quindi la mia cena preferita resta la piadina di farro con crema tartufo e funghi, salmone e spinacini. La versione Moon del fast food. 

Alla fine aprirò un blog con sole ricette per poveri malati di artrosi che non possono prendere medicine (tipo Aulin o morfina) e sono costretti a curarsi con la sola dieta. 

Potrebbe essere un business. 

Non ridete. 

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25 pensieri riguardo “Un passo per volta

  1. Il sorrellicidio l’hai preso in considerazione? Tanto, visto a cosa serve…
    A “farro con zucchine e zafferano” mi si è deformata la bocca.
    Per l’artrosi hai provato Arcoxia? Una al giorno per massimo una settimana; l’effetto non è immediato ma poi dura per 24 ore (serve un gastroprotettore). O Tachidol, pastiglie o bustine. Le bustine non sono mutuabili ma con quelle l’effetto è immediato. Massimo tre al giorno. Non serve gastroprotettore. Che la dieta possa fare qualcosa per l’artrosi non me la berrei neanche da ubriaca, figurati da sobria.
    Smettere di fumare non è una buona idea, a me ha distrutto la salute, e a quanto mi ha detto il cardiologo sono in vastissima compagnia. A meno che non ci sia qualche specifica patologia in atto, tipo asma, bronchite cronica, aterosclerosi ecc. Movimento invece sì. Dieta dipende: se fa soffrire o crea stress abbassa le difese immunitarie, e temo che il momento non sia dei migliori per tentar questo genere di esperimenti.

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    1. Il sorellicidio si, l’avevo considerato. Smettere di fumare a questo giro invece gli toccherà (a mio padre) proprio perché ha l arteriosclerosi (secondo me è un miracolo che sia ancora vivo…)

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          1. Ecco. Appunto. È quello che dicevo. Mio padre si muove(male) ed sembra autonomo (anche se poi combina casini, quindi , che so, ai fornelli meglio di no ) . Sentirò il medico , ma non sarà facile

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