Le piccole cose della vita…
Cosa c’è che può tirarti su meglio di una buona sessione di sesso? Che in questo momento è verboten (giusto per dirlo in tedesco, visto che lo sto semi imparando), e quindi va da sé che la tensione sale come non mai, e si ammucchia in un angolo insieme a tutto il resto delle preoccupazioni (tipo: quando riapriremo il Ristorante? Il mio Capo ipotizza anche un lontanissimo Luglio. E le domande nascono spontanee: avrò dei soldi in questo lungo periodo? Per ora non ne ho visti dalla cassa integrazione; avessi i soldi, il Ristornate riuscirà a reggere il duro colpo dello stop?; se anche lui ce la fa, io riuscirò ancora a lavorare? Mi ricorderò come si fa? Il mio corpo sarà in grado di riprendere? Beh, solo alcune tra le mille preoccupazioni).
L’astinenza sessuale, dicevo, inizia a farsi sentire. L’Amico Speciale mi chiama due volte al giorno, ci vediamo almeno una volta al giorno su Facetime, lui mi mostra la sua cagnolina che gioca, io le sfoglie al cioccolato che faccio per Little Boss, poi ci diciamo: Che palle! Quando finirà? Mi manchi… appena ti rivedo… questi hanno rotto il cazzo! Non si può separare due persone così! Tu cosa ti prepari per cena? Dove sei andato oggi per lavoro? Che cosa hai studiato? Io con i soldi per ora me la cavo, grazie. Tua madre come sta? Tua zia a Milano? Cosa dice il tuo Capo?
Andiamo avanti così da più di un mese. Sottile si intravede sotto alle nostre conversazioni il filo del Non se ne può più.
E siccome oggi sono particolarmente intollerante, non so se è una questione di giovedì, questo giorno prezzemolino che sta sempre in mezzo a tutto, oppure il sogno che ho fatto stanotte, dove non riuscivo a pulire il pavimento di questa casa che, notavo ieri, è davvero graziosa nella sua piccolezza, insomma, non so per cosa, ma in questa grande boule di nervosismo ci si è aggiunto uno dei momenti che detesto di più della settimana: la lezione di canto di Little Boss. Che fa, ovviamente, su Skype. E a cui io sono esclusa. Nel senso che le prime volte mi mandava a fare la spesa, così da essere da sola in casa mentre faceva lezione. E ok. Tanto la spesa va fatta eccetera. Solo che ora ci vado davvero malvolentieri, a fare la spesa, vuoi per la fila di cui sopra, vuoi perché i soldi scarseggiano e cerco di fare economia cucinando come una Benedetta Parodi (una cosa di cui sono capacissima è organizzarmi, come chi mi conosce ben sa). Quindi per tutta la lezione non solo devo fare silenzio (non ci sono porte in questa casa, è quello che potrei chiamare senza mezzi termini mini open space ), ma devo anche non ascoltare. Quando dico che l’amore supera i confini della logica ora potete capire di cosa parlo. Quindi mi munisco di cuffie, oggi, e vai con la lezione di tedesco, e vai con il potenziamento di inglese… e vai che mi sono rotta le balle dopo mezz’ora. E poi eccola lì la rivelazione: musica.
Le piccole cose della vita.
La musica a palla nelle orecchie mi ha ridato vita.
I Greenday di nuovo mi salvano il culo.
Con una canzone che come al solito arriva al momento giusto…
P.s. devo ricominciare a ridare il vero nome a queste cose: segni. Sul cosa vogliano dire abbiamo forse già discusso.
I Green Day una volta andavano bene per tutto. Una volta.
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Forse sono semplicemente nostalgica… a me funzionano parecchio
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A te no?
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Io quando serve vado su Pearl Jam. Sempre.
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Mi riferivo agli ultimi album. I primi li ascolto tuttora anche io.
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Oh ok… ma no. La carica forse non è la stessa, ma ci sono canzoni che. Ma poi non sono un’estimatrice… me li faccio quando ho bisogno senza troppe distinzioni. Così come i Muse
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Ah, se le liti fossero tutte così… meglio i Green Day o i Pearl Jam? 😀 io ho da anni Basket Case come suoneria 😉
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È stato il mio primo concerto… appena uscito quell’album
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Io la prima volta in assoluto l’ho sentita cantata in una minuscola e puzzosissima sala prove. C’era questo spilungone rosso di capelli che cantava pogando come una pallina da flipper tra le quattro pareti divorate dalla muffa, nonostante avesse una gamba in gesso (dico davvero, quanto strana è la cosa che certe scene che vivi rivelano la loro salienza solo con il tempo?). Mi sono procurata l’album immediatamente 🙂
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Grandissimi, tutt’ora mi piacciono molto, secondo me hanno mantenuto tutto ciò che avevano promesso. Molto più di tanti altri forse anche di Eddie vedder e co.
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