C’era un post che girava su Facebook tempo fa: la faccia di Rambo in una delle scene finali (quindi bello provato, direi) e sotto la scritta: quando lavorate nella ristorazione e vi chiedono come sono andate le feste.
Direi che queste feste sono andate proprio così: mi sono cucita da sola la ferita sul braccio, mi sono appostata sulle montagne, sono sopravvissuta a quei tre cretini di poliziotti e ho pensato che era meglio il Vietnam.
Una ragazza si è ammalata proprio per il 25 aprile: il massimo del massimo che mi ha portato a turni doppi e a pensare che meno male lo Shogun aveva degli impegni questo weekend, sennò alla fatica si aggiungeva il giramento di palle che potevo far venir su uno tsunami.
Nonostante io mi trovi in uno dei periodi migliori da anni (con Little Boss sto vivendo un momento di splendore unico che sono certa ricorderò per sempre, sempre senza rimpianto, che non è una mia cifra), la stanchezza di questi giorni e alcuni dolori del cuore dei quali faccio fatica a liberarmi (ma ci sto studiando, ci sto studiando nel vero senso del termine) mi stanno mettendo a dura prova.
E poi ci sono cose che non capisco, situazioni in cui non mi trovo, tutta roba che ho deciso di ignorare quando si presentava e che ora mi arriva sulle spalle. Lex Luthor mi dice che gli dispiace non salutarmi, il che mi porta a dire: allora perché cazzo mi hai insultata pubblicamente? Ecco, cose così, che non capisco, situazioni così, in cui non mi trovo. E mi sa che ho tirato davvero tantissimo la corda a questo giro, perché mi sento esausta in talmente tanti modi che mi chiedo perché io sia ancora qui a scrivere invece di sprofondare su una cosa morbida qualsiasi che trovo in casa, chiudere gli occhi e non svegliarmi più.
Forse sono le piccole cose che esauriscono, una tosse persistente, il palmare del Ristorante che si rompe proprio di sabato, il bagagliaio dell’auto che fa contatto e si apre mentre vado.
Posso dire senza paura di sbagliare che oggi non è proprio giornata.
Quindi ora mi metto un bel cartello sulla testa: Disconnessione in corso.
Decisamente non è giornata
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Certo non si salta dalla gioia!!! 😱😞🌹
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Ogni tanto capita… vabbè, vediamo oggi 😁
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Certo!! Come disse Rossella O’ Hara “domani…ops…oggi è un altro giorno!” 👍☺🤣🌹☕
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E domani sarà ancora meglio! (Ma guarda che positività!)
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Grandeee ☺☺☺☺
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Un po’ di reset mentale ci vuole ogni tanto, meglio lasciare scorrere …
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Ho resettato già un po’… domani andrà ancora meglio
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E che tutto sia più lieve …
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😘
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Lex: se non ricordo male MINACCIATA ed insultata, pubblicamente. Non per fartene sentire il peso in un momento duro, ma per non trascurare la sua grave responsabilità nella cosa: non la voglio sottovalutare, io.
“oggi è una giornata no” è una cosa che la mia piccola nipotina ha imparato verso i 3 anni. Fa tenerezza, se ne rende già conto. Spero che, visto come la viziano (viziaMo?) che non diventi una buona scusa per essere orribile con gli altri. Che la causa non diventi nella sua gesta giustificazione. Ma che sia normale avere giornate di merda … purtroppo ci sta. Nel senso: che ti svegli ed è già di merda. Però possono – possono, non è che deve succedere – migliorare. A volte capita 🙂
Ma per ora buone cose morbide.
(buona la foto!)
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Capita sì…
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