Mi sono guardata Shining con Little Boss in questi due giorni. Lei voleva vederlo (il mito di King, soprattutto, un mito che non sarò certo io a sfatare, dato che se non fosse stato per King forse non avrei letto tanto. Insomma, ho iniziato così, da bambina: It, il mio primo amore, Carrie, La zona morta, A volte ritornano, Misery… l’elenco è lungo, tanto quanto i romanzi e i racconti di King), io volevo rivederlo, e mentre godevo delle scene migliori (Wendy, tesoro, luce della mia vita) cercavo di ricordare dove mai ho letto o studiato questo film. Ricordo alcune cose che avrei dovuto notare nel film, ma siccome ho la memoria come acquaccia di palude, non ricordo cosa esattamente dovevo notare, né dove ho letto queste informazioni. Frustrante.
Così ho rispolverato (nel vero senso del termine) alcuni libri dell’esame di storia del cinema. Nessun risultato, a prima vista. Ma siccome sono una mentecatta, adesso ho voglia di rileggere anche quei libri. Passare da Truffaut a Kurosawa, da Ford a Rossellini. E poi Pasolini, il mio mito. Insomma, che palle che sono a volte, quando mi metto a curiosare e poi la mia curiosità cresce e mi accorgo che no, non è il momento, devo concentrarmi, e chissà perché non mi concentro abbastanza, chissà perché non mi accontento mai di quello che faccio, ché vorrei fare molto di più, mentre mio padre continua a ripetermi Non so come diavolo fai a trovare il tempo, solo che non capisce che non è il tempo, ma il Tempo quello che trovo, e di Tempo a volte ne potrei trovare di più, ottimizzando, scegliendo.
Il Tempo non manca mai, mi dico, faccio solo delle scelte. In base al meteo, a volte, all’umore (quando sto bene macino tantissimo, quando mi perdo nelle seghe mentali devo sopportarmi finché non passano).
Spesso scelgo di non guardare il tempo, ma solo il Tempo. Allora gli orologi contano, sì, perché nella mia vita tutto è scandito da un orologio, ma quello che sta nel mezzo tra un’ora x e una y lo dedico completamente, senza pensare ad altro. È così che il mio Tempo viene impiegato per Little Boss, spesso (lei vuole il mio Tempo, e io sono felice di darglielo e di prendere il suo), o per gli amici, o per lo Shogun. Ma allora si tratta di scegliere tra le mie infinite possibilità di scoperta e vivere. E so già cosa sceglierò. Sempre.
Quindi Kubrick e Fellini attenderanno.
Magari però potrei segnarmi queste cose da qualche parte, per il futuro… quando non ho nulla da fare, quando non ho il cervello impegnato per un romanzo e la mia vita è un po’ scarsina e tristuccia e io mi sento un po’ vuota e scarica. Cosa che, ovvio, non accadrà mai, vista la carica ottimistica che sembra pervadere queste mie giornate.
A volte un po’ di realismo non mi farebbe male però cara Moon…
L’occhio non vedrebbe mai il sole se non fosse già simile al sole, né un’anima vedrebbe il bello se non fosse bella.“ (Plotino)
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Bellissima citazione Nico… ma il piccolo neurone solitario (pns) fatica a capire perché ora. E qui… facciamo così: domattina dopo il caffè rileggo e ti dico se il neurone ce la fa, che dici?
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Il tempo è sempre quello che frega, ma basta poco per farselo amico, o comunque alleato 🙂
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