C’è tutta una vita che mi aspetta

 

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Non so perché mi viene in mente una frase che mi ronza in testa da giorni C’è tutta una vita che mi aspetta da sempre e mia figlia invece saltella dalla gioia perché è riuscita a mettere come suoneria la sigla iniziale di Una serie di sfortunati eventi ed è lì che mi chiede di chiamarla una due tre volte e poi alla fine la chiama una sua compagna di scuola Che libri porti domani? e lei parla e parla ma non si capiscono perché Little Boss ha già in bocca l’apparecchio ed è lì che si scusa ma non attacca e non si toglie nemmeno l’apparecchio tanta è la voglia di parlare di comunicare di dire e poi Buonas noche mamma e Ti voglio bene tesoro tra poco la notte ci cadrà sulle spalle senza far rumore come ogni notte sempre e ognuna nel proprio letto penseremo alle cose da fare domani agli incontri che ci saranno alle conversazioni che terremo e ne inventeremo anche mille di conversazioni prima di chiudere gli occhi perché siamo fatte così io e lei siamo di una pasta simile ma non uguale siamo meditative verrebbe da dire ma in realtà forse siamo solo due persone abituate a farsi le seghe mentali perché la vita questo ci ha insegnato e pensare troppo ci distruggerà mi dico ma pensare è l’unica cosa che mi fa sentire viva e forse è così anche per lei forse anche lei a volte è disturbata dal rumore che ci circonda e lo stesso lo ricerca questo rumore perché così è più difficile pensare e se pensare è difficile sarà anche più divertente e il divertimento è alla base della vita dopotutto perché se non ci divertiamo almeno un po’ che senso ha dirsi 10, 100, 1000 volte al giorno che c’è tutta quella vita che mi aspetta se poi alla fine tutto si riduce ad aspettare e basta se tutto si riduce a credere solo che le cose miglioreranno senza fare nulla per migliorale oggi e poi arrivi a quarant’anni e ti rendi conto che il tempo stringe e molte cose che pensavi di poter fare non potrai farle più perché non ci saranno più occasioni e allora devi rivedere il concetto di Felicità e quello di Apprezzamento e forse anche quello di Realizzazione facendo bene i conti le parole cambiano e si riempiono a seconda degli anni che hai perché il futuro si riduce e il tuo corpo cambia e tutte le Aspettative che avevi per te a vent’anni devi per forza mangiartele a colazione insieme al caffellatte altrimenti rischi di guardarti allo specchio e non riconoscerti e rischi di odiarti anche se in realtà hai capito che ad odiarti sono più bravi gli altri perché hanno dei super poteri di odio che non pensavi possibili e gli altri riescono ad odiarti anche per cose che non hai fatto e nel frattempo pensi a tua figlia che è lì tranquilla che legge un libro sotto le coperte mentre tu ancora sei qui che scrivi perché scrivere è l’unica cosa che ancora riesce farti guardare allo specchio senza spaccarlo con un pugno l’unica cosa in cui ti riconosci davvero e speri che anche lei un giorno abbia qualcosa con cui riconoscersi sempre e comunque e qualunque cosa accada perché riconoscersi è più importante che aspettare una vita migliore perché riconoscersi è oggi e non domani e oggi è sempre prioritario anche se tendiamo ad affidarci a domani.

È oggi che conta. 

E ora sì, potete prendere fiato. 

Ho scritto così, senza punteggiatura, perché l’ho letto da qualche parte qui su Word press e ho raccolto la sfida, ma siccome la mia memoria è acquaccia di palude, quando evapora lascia sola la melma, ovvio è che non mi ricordo più dove l’ho letto. In realtà, risultati a parte, mi è stato molto utile. Specie stasera. Che su quella frase iniziale avrei potuto fare troppi giri non voluti. 

Ora posso andare a dormire.

9 pensieri riguardo “C’è tutta una vita che mi aspetta

  1. Hai fatto come tua figlia, lei a telefono parla, parla e con l’apparecchio in bocca si capisce poco, tu alla tastiera, senza apparecchio ti si capisce al volo, basta prendere prendere l’onda dei tuoi pensieri e si “surfa “ che è una bellezza.
    ml

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  2. come potrai immaginare, non ho fatto la minima fatica a leggerlo 😀
    e ho pensato “ha usato la dettatura automatica” 😀

    e il pensiero che hai scritto qui è il mio loop infinito.
    da tanto.

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