Rispondo alle domande di Romolo perché… ah, no: questo lo devo dire alla fine. Quindi inizio e festa.
- Il libro che porteresti in un’isola deserta
Scelta molto difficile. Un solo libro sarebbe devastante per me. Istintivamente mi verrebbe Robinson Crusoe, per una sorta di affinità di condizione, ma l’ho trovato palloso la prima volta, figuriamoci rileggerlo a oltranza…
Quindi scelto un autore che amo e un libro che non ho (ancora letto) e che, vista la mole, mi darà filo da torcere per molto tempo. Cosa che avrò di sicuro su un’isola deserta, giusto?
Infinite jest, di David F. Wallace.
2.La canzone che porteresti in un’isola deserta
Più facile della domanda uno. Visto che immagino l’isola in questione come quella di Lost (serie che sto finendo con Little Boss), avrò di sicuro una bella spiaggia immacolata e una giungla oscura alle mie spalle, piena di pericoli e orsi polari. Ci vuole musica allegra, capace di farmi sentire positiva qualsiasi cosa accada. E che mi faccia leggere Infinite Jest senza disperarmi. Quindi ne scelgo una che mi fa stare bene ultimamente.
Santeria, dei Sublime
3.Se non avessi un blog dove scriveresti?
Ovunque, ovvio. Come ho fatto prima del blog. Quaderni, carta igienica, tovagliette del bar, muri…
4.Come ti vedi tra 10 anni
Mi vedo esattamente come ora, solo con una vera crema antirughe in bagno.
5.Saresti soddisfatto del tuo blog se
Io sono super soddisfatta del mio blog. È esattamente quello di cui ho bisogno in questo momento, e lo faccio esattamente come voglio farlo, preciso preciso. Quindi tolgo i se in questione e correggo il condizionale. stop.
6.Perché hai aperto il blog
Su questo ci ho scritto un articolo all’inizio. Qui riassumo: per uccidere il Censore. Il bastardo con le cesoie. E ci sto riuscendo, me ne accorgo con il racconto che sto scrivendo sul Narcisista covert.
7.Il tuo ricordo più bello
Già sorrido solo a ricordarlo.
Dunque, quando sono rimasta incinta, alla prima ecografia, il ginecologo ha stabilito che era un bel maschietto. Ma il maschietto era pigro, se ne stava seduto nella mia pancia, invece di girarsi sottosopra: forse a quel mezzo fagotto sembrava una posizione innaturale, forse pensava alla forza di gravità, al fatto che una volta uscito sarebbe stato tutto al contrario, testa in alto e piedi in basso, così ha deciso di metterci subito, in quella posizione, così da semplificarsi la vita una volta uscito. E complicando però un po’ il parto… quindi nulla, il bel maschietto se ne è rimasto seduto fino al parto. E tutte le ecografie che ho fatto in quei mesi ci servivano più che altro per vedere se si sarebbe girato, prima o poi. Verso il settimo mese chiedo ancora del sesso. Non so perché, ma io ho invece una sensazione diversa, fatta dei miei famosi Segni. Il ginecologo punta il dito sullo schermo, sono palline queste, le vedi? È un maschio. Io faccio sì con la testa, ma non ho mai visto nulla. E quindi arriva il giorno del parto, la sera prima mi ricoverano per il cesareo , sono tutta circondata da tutine blu, a casa la cameretta è celeste che più celeste non si può, e l’infermiera scherzando mi dice: ti rendi conto se invece è una femmina? Non ho avuto modo di capire perché lo avesse detto. Segni, mi dico. E il giorno dopo, alle 8.15 (più o meno) la stessa infermiera mi dice: è una bambina! È stata la prima volta che ho pianto di gioia. Lacrime vere, una cosa che non mi è successa più. Un’emozione che vorrei regalare a Natale a chi amo di più.
8.Il tuo più grande rammarico
Così su due piedi non mi viene in mente nulla: non sono una donna dai grandi rammarichi. Tutto quello che ho fatto l’ho fatto perché non avevo scelta migliore. E credo davvero nel detto: se mio nonno avesse avuto le ruote sarebbe stato un carretto (ok, qui si dice: Se il mi’ nonno avea la rote era un carretto, ma è sgrammaticato).
9.Ti regalano 10 mila euro, ma devi spenderle entro 24 ore
Compro regali utili a tutti quelli che amo.
10.Con una bacchetta magica ti danno la possibilità di cambiare un evento della storia
Credo che farei finire in modo migliore la Rivoluzione Francese. Dimostrando che l’uomo può cambiare le cose anche senza sangue. Sarebbe stata un esempio per il futuro. Oh, ma beh…. Siamo nel campo delle utopie, certo. Ma a me le utopie piacciono.
11.Ora mi spieghi cosa ti ha spinto a rispondere a queste domande
Ed eccoci in fondo. Perché mi piace giocare. Soprattutto se posso farlo scrivendo.
E qui io non so cosa devo fare.
Quindi farò la gnorri e non farò nulla.
Grazie per avermi fatto giocare Romolo 🙂 mi sono divertita.
Bello Moon
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Molto bello, soprattuttto 7 e 8. In modo molto arbitrario nell’invito ho taciuto che avresti dovuto/potuto, nominare qualcuno a tua volta, ponendo 11 domande a piacimento….ma solo se ti va!
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Ecco, facciamo così: chi vuole farlo può scrivermelo qui e io creerò 11 domande alle quali potrà rispondere nel suo blog.
Quindi chi vuole giocare, che giochi!
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Carino 🙂
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Sei invitato a rispondere alle domande, e se vuoi ne creo 11 solo per te 😉
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Uh che onore 😀
Ok, risponderò appena finisco di scrivere 🙂
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👌👍💕
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OT che devo mettere qua perché nell’ultimo i commenti non sono abilitati, e tu te lo scordi che io rinuncio a commentare solo perché tu non me lo permetti.
1. Non romperti la testa a cercare di capire che cosa significano i bigliettini con profondissime massime: non significano un cazzo.
2. Le cineserie sono tutte delle cagate pazzesche.
3. Io ho sempre ragione.
4. Tavernello
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Ma dai? WordPress ce l’ha con me? Come ho fatto a disabilitare i commenti? 😭 questa piattaforma mi ucciderà lentamente. Tu, Barbara, posta i commenti dove vuoi: sono sempre i benvenuti . Specie il punto 3 🤣 (ma lo diceva anche qualcun altro è questo mi inquieta )
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Sì, ma quell’altro si sbagliava (non lo dico io, lo dicono i fatti). Io invece no.
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Quell’altro si sbagliava perché è pazzo
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ahhh belloooo, partecipo anch’io anche se non me l’ha chiesto nessuno e chissenefrega.
(tra parentesi: questa cosa dei giochi riparte con gli “stati” e le “storie” nei social… i ragazzini socializzano un po’ con questo: mettono fuori i quiz con un mix di giocodellabottiglia)
1) qualcosa di mistico e privo di storia che inizia-e-finisce, oppure che so… un dizionario enciclopedico … oppure l’opera omnia di un qualche poeta … insomma una cosa che duri per sempre
2) Nutshell, Alice in Chains ; posso anche cantarla io, ma meglio se lo fa lui
3) Computer, l’ho sempre fatto, ricomincerei.
4) dall’alto
5) non so, non mi sento insoddisfatto del mio blog… nemmeno soddisfatto. Sta li, scrivo, qualcuno legge, l’articolo più letto è quello su una determinata pratica sessuale, un altro sui costi per mettere in piedi uno studio fotografico e solo di recente ha smesso di interessare come trasferire i dati da un Nokia Expressmusic e ad un tot di gente depressa e con voglia di farla finita capita di passare a proposito
6) Il blog qui è la prosecuzione di quello su splinder. E su splinder lo feci per dire “embé? che sarebbe sto 2.0 di cui parlate tanto? era tutto fattibile anche prima”. E invece era fattibile solo se sapevi come fare. E da li cmq ho reiniziato a scrivere, perché sul pc, fisso, non lo stavo più facendo.
7) più sono belli e peggio sto, preferisco non pensarci: se sono ricordi, quasi mai esiste ancora.
8) lo è ora, però, ora che mi conosco: non sapevo che avrei potuto fare certe cose, non sapevo che stavo facendo perdere anni di piacere a qualcuno, non sapevo che la psic era una puttanabastardaincompetente e per altre cose… che sarei dovuto essere meno pigro, ma il mio tempo l’ho dedicato al “dentro”, ad un certo tipo di “dentro”.
9) opzione A) restituisco ad un amico che non se li aspetterebbe mai B) devo proprio “spenderli”? sono un fotografo: con 10mila euro mi bastano 4 secondi
10) non nasco
11) sembra un modo per conoscersi
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CG, il tempo dedicato al Dentro non è mai perso. Mai. E devi lavorare ancora un po’, perché la numero dieci fa schifo, eh… (detto con garbo)
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